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Giuseppe Massimiliano De Palma

Un caso insolito di regressione ipnotica con alcuni contenuti inspiegabili

Aggiornamento: 11 lug 2021


È ancora molto dibattuto se le esperienze di vite precedenti ottenute attraverso la regressione ipnotica d’età siano state realmente vissute o se invece siano resoconti di conoscenze acquisite precedentemente. Ci riferiamo al noto fenomeno dei falsi ricordi, la veridicità andrebbe confermata da elementi esterni. La maggiore difficoltà nella regressione d’età a vite precedenti sta nella possibilità di verificare l’attendibilità delle informazioni fornite dagli ipnotizzati, anche se nel caso descritto da L. Tarazi (1990) è stato possibile farlo.


Il caso di "Antonia"

L'ipnosi non fornisce un accesso affidabile alla verità. I soggetti ipnotizzati possono produrre in modo creativo materiale che hanno dimenticato e che l'ipnosi aiuta a recuperare. In altre parole, i soggetti apparentemente regrediti, in realtà non regrediscono, ma attingono invece a capacità creative latenti per simulare la regressione.

Tuttavia, come illustra il seguente caso di apparente reincarnazione, l'ipnosi può portare a comportamenti e manifestazioni di conoscenza che apparentemente non possono essere spiegati in termini di capacità latenti.


Il caso di "Antonia" è eccezionalmente ricco di dettagli e non può essere valutato senza considerare attentamente quei dettagli.

A metà degli anni '70 una donna di nome Laurel si unì ad un gruppo di ipnosi amatoriale, nel quale era presente la psicoterapeuta Linda Tarazi. Insieme iniziarono a esplorare le regressioni ipnotiche a vite passate.

Durante il primo ciclo di sessioni ipnotiche, Laurel raccontò esperienze di vite precedenti in diversi periodi storici e luoghi geografici. Ma quella che la interessava di più, e a cui continuava a tornare, era l’esperienza di una donna spagnola del sedicesimo secolo di nome Antonia. Durante otto sessioni condotte tra il giugno 1977 e il gennaio 1978, Laurel ha fornito molte informazioni sulla vita di Antonia. Tre anni dopo, tra il giugno 1981 e il marzo 1983, Tarazi diresse altre trentasei sessioni, che registrò e trascrisse.

Tarazi all'inizio trovò, sebbene con difficoltà, la maggior parte dei fatti forniti da Laurel consultando libri di storia ed enciclopedie. Ma Laurel menzionò anche nomi ed eventi che Tarazi non fu in grado di rintracciare all'epoca, e man mano che la sua indagine procedeva, scoprì che Laurel stava fornendo una quantità sorprendente di informazioni dettagliate ed eccezionalmente oscure sul periodo appropriato e sul luogo della presunta “vita precedente”. Occasionalmente tali informazioni erano persino in conflitto con fonti autorevoli, ma Tarazi in seguito confermò le affermazioni di Antonia, rintracciando diligentemente anche le fonti più oscure.

La storia di Antonia

Nel 1997 Tarazi ha pubblicato la storia di Antonia come un racconto in prima persona di 650 pagine. Secondo 'Antonia', il suo nome completo era Antonia Michaela Maria Ruiz de Prado, e nacque il 15 novembre 1555, sull'isola di Hispaniola, da un ufficiale spagnolo e da sua moglie tedesca. Dopo la morte della madre nel 1569, Antonia fu allevata in Germania dallo zio Karl e successivamente andò in Spagna per raggiungere suo padre nella locanda che egli possedeva e gestiva a Cuenca. Quando Antonia vi arrivò nel maggio 1584, seppe che suo padre era morto dieci giorni prima e che la locanda era gravemente indebitata.


Antonia non sapeva che l'Inquisizione l'aveva osservata con attenzione durante questo periodo. Infatti, poiché suo padre era stato un caro amico dell'Inquisitore Arganda, l'Inquisizione sapeva molto di Antonia dal momento in cui era arrivata in Spagna. Successivamente venne arrestata e trascorse alcuni mesi in prigione. Qui perse la verginità verso i ventinove anni, quando un uomo la prese con la forza nella camera di tortura. Aveva segretamente adorato quest'uomo prima, e ora si innamorò perdutamente di lui e alla fine gli diede un figlio.

Insieme, viaggiarono molto fino in Perù, dove Antonia incontrò suo zio precedentemente sconosciuto. Durante il viaggio di ritorno, Antonia annegò vicino a una piccola isola caraibica.

Indagini svolte

Ovviamente Tarazi si chiedeva se la storia di Antonia fosse vera. Affermò che la storia di Antonia risultava corretta per diverse centinaia di fatti storici menzionati nel corso delle quarantaquattro sessioni ipnotiche. Tuttavia era probabile che molti dei fatti e delle figure storiche riportate, potessero essere note a qualsiasi persona colta. Inoltre Tarazi stimò che cinquanta o sessanta particolari della storia fossero relativamente facili da trovare in libri ed enciclopedie. Tuttavia, risultava difficile capire come qualcuno potesse riferire spontaneamente questi fatti, o fornirli in risposta a domande dirette, senza una considerevole formazione nella storia europea del Cinquecento e un'ottima memoria.


Altri 25-30 fatti altamente specializzati sono stati individuati con difficoltà molto maggiori, ed è stato necessario controllare diverse biblioteche universitarie per verificarli tutti. Gli esempi includono: data della prima pubblicazione dell'Editto di fede sull'isola di Hispaniola; leggi spagnole che regolano la navigazione verso le Indie; tipi di navi utilizzate nel Mediterraneo e nell'Atlantico e dettagli su di esse; nomi dei sacerdoti giustiziati in Inghilterra nel 1581 e 1582, e il metodo di esecuzione. Preoccupata che l'apparente oscurità di questi fatti riflettesse semplicemente la sua mancanza di esperienza nella storia, Tarazi inviò un questionario a nove professori delle sei più grandi università nell'area di Chicago. Per ciascuno dei sessanta presunti fatti, chiese loro di classificare la probabilità che un non storico potesse trovare le informazioni ottenute dai resoconti di Antonia. Le risposte dei professori interpellati confermarono il sospetto di Tarazi che Antonia stesse effettivamente fornendo informazioni estremamente recondite.

Parte del materiale riguardante Cuenca è particolarmente interessante. Su due elementi, Laurel\Antonia ha contraddetto le autorità spagnole e in entrambi i casi la ricerca ha dimostrato che aveva ragione. La descrizione di Antonia dell'edificio che ospita l'Inquisizione non corrispondeva a quella fornita dall'Ufficio del turismo del governo di Cuenca. Ma Tarazi trovò un oscuro libro spagnolo su Cuenca, che menzionava che nel dicembre 1583 il Tribunale si trasferì dall'indirizzo dato dall'Ufficio del Turismo in un antico castello che domina la città. Quell'evento avvenne cinque mesi prima che Antonia affermasse di arrivare a Cuenca (nel maggio 1584), e il castello corrispondeva molto alla descrizione di Antonia.

Anche il riferimento di Antonia a un college a Cuenca è stato controverso. Sia Tarazi che i professori di storia pensavano che la questione sarebbe stata facile da controllare. Ma non lo fu così. Tarazi non trovò alcun college a Cuenca, né alcun riferimento ad uno nelle enciclopedie, nella storia o nei libri di viaggio. Nemmeno l'archivista municipale di Cuenca potè affermare di aver sentito parlare di un collegio lì. Ma Antonia insisteva che studenti e docenti del college si incontrassero regolarmente nella sua locanda. Poi, su suggerimento di un consulente della Northwestern University, Tarazi chiamò la Loyola University e le fu detto che se c'era un college a Cuenca, poteva essere menzionato in un vecchio lavoro di sette volumi in spagnolo. Nel volume 2 di quell'opera Tarazi ha trovato riferimenti alla fondazione di un collegio a Cuenca a metà del XVI secolo.

Criptomnesia

Alan Gauld ha espresso ragionevoli sospetti sul valore probatorio di questo caso. L’ipotesi più probabile è che Laurel una volta abbia letto per poi dimenticarlo (criptomnesia) un oscuro romanzo storico ricco di dettagli accurati del periodo. Ci sono stati un precedenti che giustifica questa preoccupazione. In molti altri casi, nomi oscuri e altri dettagli storici forniti da soggetti in stato di regressione, e che sembravano prove convincenti di autentiche vite passate, potevano essere ricondotti alla finzione storica.

Tuttavia, la ricerca di Gauld per un romanzo del genere non ha avuto successo. Tarazi, allo stesso modo, non ha trovato alcun libro con le informazioni pertinenti.


Tarazi, L. (1990). "An unusual case of hypnotic regression with some unexplained contents. Journal of the American Society for Psychical Research, 84 (4), 309–344.


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