Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi
Psicoterapia Ericksoniana
Depressione Ipnosi
L’ipnosi viene considerata una forma di psicoterapia ormai da molti anni ed il disturbo depressivo è uno dei disagi psicologici maggiormente trattati con l’ipnosi.
Recenti studi di neuroimaging hanno mostrato che i pazienti depressi manifestano un’iperattività in specifiche regioni cerebrali, in particolare nelle regioni limbiche coinvolte nella percezione emotiva delle informazioni esterne, ed una ipoattività in aree della corteccia prefrontale che hanno una funzione inibitoria sulle regioni limbiche (Drevets, 2000).
Studi clinici e sperimentali hanno dimostrato che l’ipnosi produce dei cambiamenti nelle funzioni corticali dei pazienti depressi, che rafforzano le funzioni della corteccia prefrontale (Seminowicz et al., 2004).
L’efficacia dell’ipnosi nel trattamento della depressione è legata al fatto che l’ipnosi va ad agire sugli aspetti tipici del disturbo.
Bandura (1977), ha fornito dati sperimentali su come la convinzione di essere in grado di affrontare determinate situazioni sia uno degli elementi chiave per il trattamento della depressione. Per aumentare l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità l’ipnoterapia utilizza il rinforzo dell’Io.
L’induzione nei pazienti depressi di esperienze positive e rilassanti fornisce loro la consapevolezza che possono alterare la loro esperienza soggettiva.
Le ruminazioni negative sono uno dei fattori implicati nel peggioramento e nel mantenimento della depressione. Le suggestioni ipnotiche e post-ipnotiche possono essere usate per aiutare i pazienti a modificare il loro stile cognitivo, e contrastare la ruminazione mentale legata all’autosuggestione negativa, tipica del paziente depresso.
In genere la suggestione post-ipnotica viene offerta al paziente al termine di ogni seduta e viene considerata una parte fondamentale del processo terapeutico volta a generare motivazione e fornire strumenti per un cambiamento a lungo termine. Questi training sono consigliati per favorire il rilassamento, massimizzare gli effetti positivi del rinforzo dell’Io, mentre l’utilizzo dell’autoipnosi favorisce una continuità al trattamento nei periodi intercorrenti le sedute.