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L'Ipnosi non verbale

L’Ipnosi è solitamente ottenuta tramite le parole, ma esiste un altro tipo di ipnosi,  l’Ipnosi non verbale. Essa è spesso usata nelle tecniche di induzione rapida.

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L’ipnosi non verbale fa uso di suoni o gesti per produrre un aumento della tensione emotiva e favorire un depotenziamento delle facoltà critiche. 

Le tecniche non verbali hanno anche l’obiettivo di indurre uno stato di confusione attraverso un sovraccarico emotivo e sensoriale. Ciò determina nel soggetto uno stato mentale di disorientamento nel tentativo di trovare un significato alla situazione. In questa condizione, egli è completamente suscettibile ad ogni suggestione chiara è comprensibile.

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Si ritiene che l’ipnosi non verbale permette di raggiunge livelli di profondità maggiori. Se infatti viene eseguita un’ipnosi attraverso le parole, il soggetto deve necessariamente rimanere a un certo livello di coscienza in quanto, in qualche modo elaborerà le parole. Allo stesso modo, le suggestioni date, sono più efficaci rispetto a quelle fornite usando metodi verbali, poiché l’attività critica della mente cosciente non viene coinvolta e il soggetto ha una ridotta capacità di contrastare l’induzione o le suggestioni per il fatto che non sa cosa sta accadendo. 

Tecniche di ipnosi non verbale

L’ipnosi non verbale si basa sull’impiego di suoni e versi. La voce umana con le sue alterazioni, può avere un considerevole impatto emotivo, così come il ritmo e il tempo con cui il suono viene prodotto. Suoni come schiarirsi la voce, schioccare con le labbra, raschiarsi la gola, tossire, fare dei lamenti, riprodotti in modo veloce, fanno parte degli stimoli paralinguistici usati nell’ipnosi non verbale. Altrettanto efficaci sono le variazioni, soprattutto se improvvise, del tono di voce. Altri suoni spesso utilizzati sono il respirare in modo ansioso, inspirare rumorosamente senza poi espirare. Anche il silenzio può essere efficace soprattutto se prodotto dopo una fase di frequenti e intensi rumori.

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L’ipnosi non verbale fa uso anche della prossemica. La violazione dello spazio personale crea uno stato di tensione che può essere aumentato con la variazione della distanza personale. L’effetto di questa forma di stimolazione non dipende solo dall’aumento o diminuzione della distanza personale ma anche dalla rapidità di esecuzione e dal tempo di permanenza in prossimità del soggetto. A questo punto possono essere messi in atto azioni che hanno lo scopo di confondere ulteriormente il soggetto e aumentare la tensione emotiva, come avvicinare la mano al volto, o muovere le mani su determinate regioni del corpo senza toccarle effettivamente.

Il paziente non vede nessuna particolare ragione per una tale azione, nessuno scopo particolare, e nel tentativo di trovare un significato, è del tutto aperto alla presentazione di un'idea.

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I pionieri dell'ipnosi come Mesmer, Esdaille, Braid, compresero e praticarono l'arte dell'influenza non verbale.

Il mesmerismo è una pratica che utilizza la comunicazione non verbale per promuovere lo stato di trance. Utilizza principalmente azioni come il tocco, i passaggi (colpi, passi), lo sguardo e altri metodi, per indurre lo stato di trance.

Il termine 'Mesmerismo' prende il nome da Franz Anton Mesmer, ma le sue radici possono essere rintracciate nelle più antiche civiltà umane come Egitto, Grecia, India, dove gli sciamani usavano la trance e lo stato estatico come metodo di guarigione.

L'ipnosi nasce come tecnica non verbale

L’ipnosi non verbale può essere associata alle cerimonie tribali dove l’uso di suoni, prodotti da strumenti a percussione a cui si associano danze frenetiche, conducono lo sciamano in uno stato di trance. 

 

Esaminando le forme tradizionali di trance, scopriamo l'enorme importanza della musica e dei canti come forma induttiva. In queste cerimonie l'obiettivo è quello di determinare una crescita della tensione emotiva, così come avviene nell’induzione ipnotica non verbale.

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